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giovedì 3 novembre 2011

La dieta mediterranea: da patrimonio Unesco ai consigli della testata "Health eating plate"...

La dieta mediterranea è patrimonio universale dell'Unesco. Non è un caso, se è vero che anche i più importanti media internazionali in tema di alimentazione e salute, indicano di fatto gli ingredienti della nostra dieta più tipica come lo strumento più adatto a percorrere la strada della salute (e della prevenzione di alcune patologie molto diffuse, ma che pochi sanno connesse anche alla cattiva alimentazione).

L'ultimo spunto, in tal senso, lo fornisce - attraverso una e-mail giratami dal dott. Guido Monacelli, nutruzionista della Asl 1 Umbria e deus ex machina della manofestazione "Il Treno del Benessere" (domani sera approfondimento su "Trg Plus" alle ore 21 sulla nuova tappa di scena a Montone) niente meno che la 'Healthy eating plate', una guida illustrata realizzata dagli esperti di nutrizione della Harvard School of Public Health Ecco le colonne della super dieta 'made in Harvard':


1) Verdure: più sono e meglio é. Limitare però il consumo di patate: sono pieni di amido, che viene digerito rapidamente e ha un effetto 'montagne russe' sulla glicemia, come del resto i cereali raffinati e i dolci;

2) Frutta: Scegliere la varietà, ovvero un 'arcobaleno' di prodotti ogni giorno;

3) Cereali: meglio quelli integrali. Come farina d'avena, pane integrale e riso integrale. Mangiare troppi alimenti con grano raffinato può aumentare il rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2;

4) Proteine: via libera al pesce, pollame, fagioli o noci, che contengono nutrienti salutari. Limitare invece le carni rosse ed evitare i salumi. Il loro abuso aumenta il rischio di malattie cardiache, del diabete di tipo 2 e del cancro del colon.

5) Oli: meglio quello di oliva, di colza e altri oli vegetali. Soprattutto per condire le insalate. Dal momento che questi oli sono ricchi di grassi sani e riducono il colesterolo dannoso. Limitare l'uso di burro;

6) Bevande: sicuramente l'acqua. Se si sceglie il tè o il caffè, sempre con poco zucchero. Limitare poi il latte e i latticini (1-2 porzioni al giorno) e i succhi di frutta (1 bicchiere piccolo al giorno).

Gli esperti di Harvard hanno dimostrato le lacune presenti nel programma ministeriale 'MyPlate' che "non informa i consumatori - avvertono - sul fatto che, ad esempio, i cereali integrali sono quelli migliori per la salute. Mentre la sezione del programma dedicata alle proteine non indica quali sono gli alimenti ad alto contenuto proteico, ma più sani rispetto alla carne rossa, come il pesce, il pollame, i fagioli e le noci. Inoltre 'MyPlate' non fa nessuna distinzione tra le patate, ricche di amido, e le altre verdure". "Infine - sottolineano i nutrizionisti della prestigiosa università - il nostro programma 'Healthy eating plate' ricorda alle persone di rimanere attive. Perché questo è un fattore importante nel controllo del peso. Vogliamo - concludono - che la gente utilizzi questo come un modello per la propria salute o quella dei loro figli ogni volta che si siedono a tavola, a casa o al ristorante".

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