Di certo le priorità del nuovo Governo Monti - che forse tra stasera e domani conosceremo, nome per nome, e che presto affronterà il voto del Parlamento - sono altre. E si capisce.
Ma il dato parla comunque da solo: ogni anno in Italia sulla strada perdono la vita 5.000 persone. E almeno un terzo di questi lutti sono resi ancora più insopportabili dal nesso causale: ovvero sono provocati da persone in stato di alterazione mentre sono alla guida.
Da qui la proposta di introdurre nel nostro ordinamento una nuova figura di reato, che assimila quello che adesso è l'omicidio colposo, ad una sorta di omicidio volontario, in condizioni specifiche: ovvero, l'omicidio stradale.
Personalmente ho sempre vissuto in modo particolare questo tema. E ad es: ho aderito a campagne di sensibilizzazione (come "Basta un attimo" - vedi post precedenti su questo capitolo) o a iniziative pedagogiche all'interno delle scuole (il concorso "Guida la vita, il senso della vita"). Questo perchè ritengo la prevenzione lo strumento primo e più efficace per porre limiti a questa "deriva": ma sappiamo tutti che, pur lavorando alacremente su questo fronte, il problema (ma viste le dimensioni, la chiamerei "piaga") è difficile da debellare del tutto.
E allora è necessario creare un deterrente forte per inculcare, soprattutto ai più giovani, il messaggio del rispetto della vita. Se non la propria (che ognuno può alterare come crede, ferma restando la responsabilità di quello che si fa anche verso se stessi), quella degli altri.
E' possibile sottoscrivere una raccolta di firme per chiedere che l'"omicidio stradale" abbia una sua precisa configurazione, nella fattispecie e ovviamente nelle pene conseguenti, all'interno del nostro diritto penale. Nel link sottostante - che mi è stato suggerito da una nuova amica di facebook - è possibile dare il proprio contributo attraverso una semplice firma. Non cambierà nulla, tra oggi e domani: ma magari in futuro, una misura deterrente, indirettamente, contribuirà a diminuire il numero dei lutti e delle lacrime sull'asfalto...
http://www.omicidiostradale.it/
Presto anche nella nostra regione saranno promosse iniziative pubbliche su questo fronte (si parla di un convegno con esperti, a gennaio, a Perugia). Mi auguro che su un tema come questo non ricominci la ridda di strumentalizzazioni politiche, di qualunque colore: di fronte alla vita, di fronte alla necessità di tutelarla, anche sulla strada, non dovrebbero esserci barriere, destra o sinistra che sia.
Certamente anche attraverso questa voce, questo piccolo blog, vi terrò informati sull'evolversi della situazione.
martedì 15 novembre 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento