Ma più che la sconfitta inopinata con l’Empoli, il penultimo posto in classifica in coabitazione – che poi sarebbe l’ultimo, se l’Ascoli non fosse partito da -10 (ed è in attesa del responso di un ennesimo ricorso) – quello che la domenica finale di novembre ha lasciato, come strascico spiacevole, è il contorno, il clima, l’atmosfera di amarezza e delusione del dopo-gara.
Dagli epiteti, isolati ma pesanti, rivolti a Simoni, fino alla querelle con gli steward, trattati con poco rispetto da chi forse ne ignora sia il ruolo che la dedizione.
Gigi Simoni a Cesena (foto Settonce) |
Evidentemente la serie B è ancora lontana per qualcuno. E prima ancora di essere difesa, in classifica, va conquistata sul piano della mentalità e del rispetto.
Per fortuna che c’è la Coppa Italia. Non per il risultato – la quinta sconfitta in sei gare novembrine dove solo l’acuto del giorno dei Santi sul Cittadella, marchiato Boisfer, ha regalato punti e sorrisi. Per fortuna che c’è la Coppa perché a Cesena, a dispetto dello 0-3 finale, si è rivisto un Gubbio pimpante, volitivo, intraprendente, con personalità. Meno timoroso – sebbene di fronte ci fosse una squadra di A con molti meno rincalzi di quanto annunciato – anche se sempre in lotta perenne con il fattore G: che in questo caso sta per gol, o meglio per difficoltà a realizzarlo.
Duello Buchel-Parolo (foto Settonce) |
Gli ultrà sono con Gigi Simoni (foto Settonce) |
Ma il punto resta un altro: che si può anche perdere, in campo e in classifica. Ma non va persa la dignità. In campo continuando comunque e sempre a lottare, come dichiarato dal capitano Sandreani domenica sera. Sugli spalti continuando a sostenere una squadra artefice comunque di un prodigio: senza rischiare di smarrire quel sigillo che ha reso inconfondibile una piazza come Gubbio anche al più estemporaneo degli avventori.
Calda, passionale, capace di inventarsi terzi tempi goliardici e inusuali, ma soprattutto autenticamente sportiva. Poi, può anche succedere che si accenda l’Albero… magari addirittura con il Papa…
Copertina de "Il Rosso e il Blu" di venerdì 2.12.11
musica di sottofondo: "Respect" - Aretha Franklin (1968)
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