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venerdì 16 dicembre 2011

Operazione aggancio: si torna a Bergamo, sognando un altro exploit...

Raggio Garibaldi esulta: ha appena sigla
il gol del definitivo 4-3 sull'Atalanta
Aggancio all’ultimo tuffo. Il 2011 chiude il sipario rossoblù a Bergamo. Su quello stadio Azzurri d’Italia che ha già regalato 4 mesi fa una delle perle di questo annus mirabilis, con la vittoria sull’Atalanta, la prima nella storia del Gubbio in un incontro ufficiale contro una formazione di serie A.
Un 4-3 che non sarà come quello di Italia-Germania, ma che almeno da queste parti resta inciso nella memoria col cerchietto rosso.


Ora c’è l’Albinoleffe, che non è l’Atalanta ma solo la fusione tra le squadra di due piccoli paesi del bergamasco con la sportiva dell’oratorio: ma da 8 anni la Celeste, come si fa chiamare in modo un po’ narciso, riesce a sfangarla puntualmente nella serie cadetta. Lo scorso giugno contro il Piacenza di Donnarumma e Graffiedi, con due pareggi: quasi a dimostrare che in questa B così strana ed equilibrata puoi salvarti anche all’ultimo tuffo, anche senza vincere.

Graffiedi sommerso dai compagni di squadra.
E' il gol killer del Padova - foto Settonce
E all’ultimo tuffo, dell’anno solare, il Gubbio prova a piazzare la fisches vincente in trasferta, la prima di questo campionato: i 3 punti lontano dal Barbetti mancano a metà marzo, da quel rigore di un altro Donnarumma, il piccolo Alfredo, il soldatino Ryan fermato da uno strappo curato in modo avveniristico e approssimativo.
Il Gubbio ci prova, deve farlo: anche perché l’Albinoleffe è lì proprio a tre punti, a quella quota 20 che prima di Natale può diventare la soglia psicologica delle ritrovate speranze.

Non sarà facile: e non tragga in inganno il lungo stuolo di assenti nelle fila bergamasche, dove il tecnico Fortunato almeno in questa gara, almeno sulla carta, non può dirsi tale, con 4 infortuni e 4 squalifiche.
Davanti però ci sarà Andrea Cocco, sogno di mercato rossoblù almeno da un paio d’anni, esploso proprio in questa stagione e già a segno 9 volte. Un attaccante della nutrita pattuglia di cagliaritani che in B, con Sau, sta facendo sognare patron Cellino: all’appello, per la cronaca, manca solo Ragatzu. Ma in attacco la Celeste bergamasca avrà anche quel Germinale che il Gubbio ha già assaggiato in Coppa Italia, sempre 4 mesi fa: vestiva maglia Benevento e diede un dispiacere da fuori area al buon Antonio. Non fu pesante, come l’incidente di qualche giorno fa, ma le ammaccature alla carrozzeria comunque danno sempre fastidio.

Simoni resta in ansia fino all’ultimo per il suo Graffiedi – che ne avrebbe di freschi motivi per insaccare un pallone anche all’Albinoleffe. Portano il suo nome gli ultimi 3 gol rossoblù e sarebbe un peccato se non ci fosse. In pre-allarme sono in tanti, mentre per il resto appare certa la conferma del 5-3-2, un assetto che ormai sembra aver convinto, anche quando non si è vinto.

Benedetti, quasi incredulo, festeggia un esausto
Donnarumma al termine di Gubbio-Padova
(foto Settonce)
Saranno 90’ importanti, molto più di quanto non dicano i tre punti. Perché una sola vittoria in 6 gare ci conferma che sono ancora tutte lì. Brescia compreso, con il neo allenatore Calori che debutta subito sui carboni ardenti dell’Ardenza, dove cuoce a fuoco lento anche Monzon Novellino.
Poi, ci sarà il tempo di inaugurare lo store rossoblù, la cena natalizia, e di sfogliare, davanti al camino, l’album dei ricordi: per un 2011 incancellabile.
Ma che sarebbe un pochino più sereno, in questa appendice natalizia, con un’impresa a Bergamo Alta. Un’impresa da aggancio a quota 20. Se ti prendo, canta Michel Telò. E il tormentone brasilero di questi giorni sembra quasi fatto apposta per questa partita…

 
Copertina de "Il Rosso e il Blu" di venerdì 16.12.11
Musica sottofondo: "Ai Se Eu Te Pego"  (Se ti prendo) - Michel Telò (2011)
 

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