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giovedì 15 dicembre 2011

Non solo Papa Benedetto XVI: cosa ci lascia "in eredità" questo 2011...

Pochi giorni alla fine dell’anno... Se ne va un 2011 che per Gubbio ha segnato eventi straordinari, nei più disparati capitoli di vita cittadina. Sarà dura, quest’anno, condensare l’ormai immancabile “pistolone” (di Chiocciana memoria) che conclude i programmi di Trg il 31 dicembre.
Dalla serie B rossoblù al nuovo Sindaco, dalla vincita record al Superenalotto al Papa che accende l’Albero, solo per stare ai più eclatanti. E per non sconfinare nella cronaca (che poi ci rovina il clima natalizio).


Invece vogliamo concentrarci su due notizie, di questi ultimi giorni, apparentemente distanti tra loro. Ma in realtà congiunte. E sullo sfondo non escludiamo del tutto l’immagine del Pontefice, mentre preme ansiosamente l’ormai celebre tablet – destinato chissà a diventare pezzo da museo (Diocesano?) con tanto di impronta digitale pontificia.

Le due news? Presto dette.
Gubbio, Assisi e Perugia si alleano per la variante ferroviaria alla Orte-Falconara. La notizia fa notizia, detto con un gioco di parole. Perché se è vero che il sindaco di Assisi Claudio Ricci – ingegnere ferroviario – ha sposato fin dal principio il progetto lanciato dal comitato “Ultimo treno” (la variante che da Fossato condurrebbe a S.Egidio, si congiungerebbe da un lato al capoluogo e dall’altro ad Assisi per poi riportare a Foligno) – è vero anche che da Gubbio c’è voluto il pressing del Comitato territoriale n.1 (su spinta del componente Francesco Pannacci) perché a Palazzo Pretorio e in Consiglio comunale si “scoprisse” l’esistenza del progetto, qualche anno fa.
E addirittura è quasi clamoroso che Perugia si sia affiancata, dopo anni di silenzio.
Gubbio, Assisi e Perugia insieme per un progetto che al momento appare un bel capitolo del “libro dei sogni” – considerando anche i tanti tagli che il governo Monti e lo spauracchio spread stanno imponendo. Ma nel prossimo Piano regionale dei Trasporti è giunto il momento di aprire una pagina dedicata anche a questo “sogno”. Molto più realizzabile, redditizio e lungimirante di un’inutile raddoppio della Orte-Falconara – che detto tra noi, in Umbria con l’Eurostar non si ferma in nessuna delle tappe intermedie tra Fossato e Foligno.

L’altra news, di questi giorni, è relativa al turismo: il ponte dell’Immacolata non ha fatto faville nella nostra regione. Uniche eccezioni: Gubbio, Assisi e Orvieto. Le tre città hanno goduto di flussi e presenze che riportano agli anni d’oro. Merito di eventi contingenti senza precedenti (l’Albero e il Papa) ma anche di un’opera di “brandizzazione” (scusate l’anglostorpiatura) che se per Assisi non è inedita, per Gubbio comincia a portare i suoi frutti.
Ed ecco la connessione tra le due notizie: semplice, si chiama Gubbio-Assisi. Due città che nella nostra regione ormai sono rimaste forse le uniche con potenzialità attrattive capaci di superare anche la congiuntura di crisi. Proprio perché ormai rappresentano un brand, un marchio, un emblema della meta storico-religiosa della nostra regione.

Non è una meta finale, è un traguardo di tappa. Importante averlo conquistato, ma ora c’è da fare il resto.
Ovviamente con Assisi: senza aspettare che dalla città del Poverello vengano a cercare noi. L’ultimo ad aver compiuto il tragitto Assisi-Gubbio e ad aver cambiato la propria vita, forse, è stato proprio il figlio di Bernardone (la cui icona più diffusa e conosciuta al mondo, guarda caso, lo ritrae puntualmente con un lupo...).

Sullo sfondo resta il Pontefice: lui ad Assisi c’è andato, un mese fa, per lo storico incontro con le religioni. Ma in questo 2011 con Gubbio ha avuto “a che fare” almeno in tre occasioni (benedizione Santi, omaggio del calice in oro etico, Albero): non si può dire che Gubbio non abbia credenziali, storia, numeri, potenzialità per essere meta di un turismo affine a quello di Assisi…
GMA


Da editoriale di "Gubbio Oggi" - dicembre 2011

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