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giovedì 8 dicembre 2011

Un anno fa la vetta rossoblù... Ispirarsi a quello spirito e non esserne "vittime"...


Gomez vola, dopo il rigore segnato al Sorrento...
e con lui anche il Gubbio (foto M. Signoretti)
 Toh, giusto un anno fa.
Giusto un anno fa, 8 dicembre 2010, il Gubbio batteva il Sorrento e conquistava la vetta della classifica. E un anno fa, precisamente il 9 dicembre 2010, la società festeggiava nel galà di Villa Castelli i suoi 100 anni di vita.

Corsi e ricorsi storici nel calcio, talvolta, ritornano.

L’importante è avere sempre chiaro il confine tra la nostalgia e l’ispirazione: perché pensare a quel Gubbio non deve essere esercizio di pura rimembranza fine a se stessa, perché alla fine finisce per sfociare in masochismo.
Il Gubbio di quei giorni deve anzi ispirare, nello spirito, nella capacità di non mollare mai, nella voglia di non porsi limiti, il Gubbio di oggi.
Che un’impresa ben più grande è chiamato a realizzare. Più grande ma non impossibile: perché in fondo quegli ingredienti, quei segreti, quell’alchimia sottile e intangibile – ma presente dentro lo spogliatoio e nel rapporto squadra-tifosi – ancora oggi può risultare determinante.


Cacìa, bomber del Padova. Lo scorso anno
compagno di squadra di Graffiedi a Piacenza
 Arriva il Padova. Arriva una squadra che, dopo aver perso la finale play off con il Novara, in estate era in odore di ripescaggio in serie A – per la vicenda Doni – e che a scanso di equivoci una squadra capace di giocarsi la serie A alla fine ha allestito.
Questo non significa che poi in B si passeggi lieti e sereni verso la meta. Anzi di inciampi i veneti ne hanno già conosciuti. Anche imprevedibili.

Compreso l’ultimo, il black out con il Torino proprio mentre la squadra di Dal Canto stava pregustando una vittoria prestigiosa e pesante.
In attesa di sapere come andrà a finire la vicenda con i granata, la tappa di Gubbio potrebbe apparire un puro diversivo per i patavini.
E questo potrebbe anche finire per avvantaggiare la banda di Gigi Simoni: che tutto deve fare meno che pensare ai 5 ko consecutivi che si porta in dote.

Sia perché si tratta di partita spesso decise da episodi e di sconfitte immeritate – compresa l’ultima su un campo oggettivamente difficile e contro un avversario tra più in forma del momento.
Sia perché serve a poco o a nulla, ora, guardare i numeri, la classifica, i perché e i per come. Serve ritrovare fiducia, serve ritrovare l’appeal con i risultati, serve, in parole povere, una vittoria.

Simoni dovrà sciogliere diversi interrogativi tattici, dopo che il 5-3-2 a Castellammare ha dato risposte molto significative. E potrebbe – visto il potenziale offensivo del Padova – essere riproposto anche al Barbetti.

Sarà una battaglia, sportivamente parlando: da affrontare con quello spirito e quell’ardore che hanno fatto del Gubbio una squadra capace di andare al di là dei suoi stessi limiti, al di là dei suoi stessi sogni… Giusto un anno fa.
E chissà che non faccia bene ripensarci, per puntare a realizzare altrettanto...


Copertina de "Il Rosso e il Blu" - ven.9.12.11
musica di sottofondo: "Missing" - Everything but the girl (1994)

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