Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

venerdì 16 marzo 2012

Gubbio-Crotone: e l'attesa per l'effetto Alessandrini...



I rossoblù esultano al gol di Lofquist: sarà
un pareggio effimero (foto Settonce)
Ci sono partite che decidono un’intera stagione. Non perché non diano poi qualche altra speranza, ma perché da quelle partite capisci se una squadra c’è, con la testa e con il cuore.
Gubbio-Crotone è una di queste partite.

Ne sono successe di novità in questa settimana, a Gubbio ancor più che alla classifica di B capace di trovare una capolista lunedì e un’altra il giovedì successivo: sembra passato un mese da Nocerina-Gubbio, da quando dicevamo che i rossoblù si giocavano un match ball per escludere quasi definitivamente una diretta avversaria dalla corsa salvezza. Il match ball è stato fallito miseramente e, quel che è peggio, il Gubbio si è trovato ancora più invischiato nella bagarre salvezza. Dove l’ammucchiata parte da quota 28 con l’Empoli, ma ora finisce appena a quota 22, con i redivivi campani di Auteri e con ben due squadre ad una sola lunghezza dai rossoblù, l’Ascoli che continua imperterrito a pareggiare e l’altalenante Albinoleffe – sul quale, al pari del Bari, pende come una ghigliottina l’inchiesta scommesse.

Ma il Gubbio, a tutto questo, non deve pensare.
Per la serie, non guardiamo la classifica. Non lo fa Simoni e non lo fa, se non altro per non pentirsi del suo terzo sì, Marco Alessandrini, per il quale la serie B arriva nel modo più inatteso e imprevedibile. Ma è una chance che potrebbe cambiare anche il suo futuro professionale.
Come questo Gubbio-Crotone potrebbe incidere sensibilmente sulla testa e sugli stimoli della squadra eugubina.

Ci si aspetta la “scossa”: non proprio come quella dei quiz di Amadeus, ma stavolta la svolta deve essere chiara nell’atteggiamento, nella voglia,
nell’aggressività della squadra. Già dai primi minuti. Agonismo non scriteriato, non spregiudicato al punto tale da essere infilati alla prima occasione.

Donnarumma spiazzato sul tiro cross di Negro,
è il vantaggio per la Nocerina (foto Settonce)
Ma certo una carica ben diversa da quella vista nell’ultimo match, dove ci sarà stato pure il vento, ma l’unica aria che tirava nell’undici rossoblù era quella di depressione.
Ci si aspetta l’effetto Alessandrini, la risposta sul campo alle sollecitazioni di un tecnico che fa del rapporto diretto con i giocatori, della capacità di creare entusiasmo ma anche di bacchettare quando c’è bisogno, una delle prerogative. Oltre al gioco, che certo non è mancato – soprattutto nella sua prima esperienza tra il 2001 e il 2003 – quando solo la coincidenza di avversari inavvicinabili come Fiorentina e Rimini impedirono una meritata promozione.

Certo non c’è da aspettarsi miracoli a tempo di record, perché la bacchetta magica e la ricetta prodigiosa non ce l’ha neanche il governo dei tecnici, che per raddrizzare la baracca, si è affidato alle solite accise e all’aumento dell’Iva.
Misure drastiche, che sono quelle che toccano al Gubbio di questi tempi: la sfida con il Crotone è vitale per capire se c’è ancora ossigeno, se c’è terreno fertile, se c’è lo spirito giusto per inseguire il traguardo.
I tifosi si sono fatti sentire: perché si può anche perdere, ma non la dignità e la voglia di giocarsela fino in fondo. Questo Alessandrini lo sa, come anche il buon Gigi Simoni.
Ma tocca agli undici che andranno in campo – per i quali gli alibi sono finiti - dimostrare di averlo capito davvero…

 
Copertina de "Il Rosso e il Blu" - venerdì 16.3.2012
musica di sottofondo: "Groove is in the hearth" - Dee lite (1991)

Nessun commento:

Posta un commento