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venerdì 30 marzo 2012

Gubbio-Livorno: il crocevia decisivo per crederci ancora...



Ciofani esulta dopo il pari al 93' siglato
nel match di andata (foto Settonce)
Primo, riemergere. Secondo, restare a galla. Livorno non è Grosseto, non siamo all’isola del Giglio e quello che parla non è il comandante Schettino.

Gubbio-Livorno però ha le sembianze della sfida da crocevia definitivo. Perché sei gol tutti in un colpo solo, presi in 11 contro 11, con un crollo verticale nel secondo tempo, sono una macchia che resterà. Senza alibi – come invece ce n’erano a Marassi – il tracollo dell’Olimpico è una tappa di non ritorno. O ci si sveglia oppure… puntini puntini.

L’onta granata in realtà può essere spazzata via dimostrando di esserci ancora. Dimostrandolo di fronte al proprio pubblico, di fronte ad una squadra potenzialmente ancora diretta concorrente (anche se i toscani possono vantare 8 punti in più, e di questi tempi non sono pochi).
Surraco insacca il momentaneo 3-0 del Torino,
siamo solo a metà goleada (foto Settonce)
Dimostrandolo al termine di una settimana che non poteva essere normale, nata con le contestazioni notturne di sabato e la rabbia di una tifoseria sentitasi tradita, proseguita con qualche mugugno settimanale e con l’inaspettato assist dei tifosi livornesi che con il tam tam offensivo su internet hanno finito per ricompattare tutto. E indirettamente restituire qualche chance morale in più a tutto l’ambiente eugubino.

I conti ormai non servono a nulla. E in fondo passa in secondo piano anche l’aspetto tattico: si parla di un Gubbio che si potrebbe schierare con l’ennesima novità, un possibile 4-4-1-1 con il solo Mastronunzio, araba fenice offensiva, alla ricerca del bomber che fu, supportato dal rispolverabile Buchel, giocatore corteggiato e poi esautorato da tutti gli allenatori che si sono susseguiti quest’anno sulla panchina rossoblù.

Sandreani nel match dell'"Ardenza"
(foto Settonce)
Potrebbe tornare l’ora di Lofquist, fisicamente recuperato, potrebbe rientrare in corsa anche Graffiedi – che però lamenta una condizione lontana da quella vista fino a gennaio. Di sicuro torneranno a disposizione Sandreani e Mario Rui, mentre in difesa potrebbe addirittura scoccare il ritorno di Farina, personaggio copertina da qualche mese, costretto ad un ruolo discreto sia davanti ai microfoni che in campo.
Quel che conta sarà il modo con cui la squadra scenderà in campo, la voglia e la determinazione che dovranno condire questo e i prossimi confronti.

Non solo perché non si può dare ancora tutto per perduto – e il deferimento in settimana del Crotone conferma che val la pena lottare fino alla fine anche contro la matematica stessa, sempre in attesa dei verdetti sulla bagarre scommesse.

Ma soprattutto perché ci sono tanti modi di perdere e ammainare bandiera: ma la nave – come recitava uno striscione dei tifosi rossoblù ad Ascoli nel gennaio scorso - non va mai abbandonata. Questo sì, più che un gol al 93’, sarebbe l’errore imperdonabile…


Copertina de "Il Rosso e il Blu" - venerdì 30.3.12
musica di sottofondo: "Prisencolinensianciusol" - A.Celentano (1972)

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