La delusione di Boisfer, tra i migliori in campo al fischio finale (foto Settonce) |
E così come all’andata a Crotone – a firma Djiuric era il 90’ – come ad Ascoli - per l’incornata di Falconieri all’89’- e come a Nocera Inferiore – per il tiro della disperazione tentato da Merino al 92’ – i rossoblù incassano l’ennesima rimonta in uno scontro diretto, stavolta addirittura dopo aver segnato in "zona Cesarini" – grazie al primo gol scaturito da corner e arrivato di testa con Marcello Cottafava. Rocambolesca l’azione del penalty finale, molto contestato ma purtroppo legittimo. Ed è inutile chiedersi se la stessa decisione l’arbitro l’avrebbe presa a parti e campi invertiti.
Donnarumma su Vinetot, è il 91' (foto Settonce) |
Prendersela con il direttore di gara significa però cercare l’ennesimo alibi di una stagione che di alibi è costellata come le buone intenzioni sulla via dei Campi Elisi.
La realtà è che il Gubbio non è riuscito a battere il Crotone, restando a 4 punti dai calabresi e salendo a quota 27, con la quint’ultima che resta a 29 (il Vicenza) ma con terz’ultima e penultima che premono da vicino, Ascoli e Albinoleffe, l’unica squadra quest’ultima che sembra più in disarmo di tutti.
Ciofani esulta a due mani: a quota 10 manca un solo gol... (foto Settonce) |
La panchina "lunga" del Gubbio... e quattro modi diversi di vivere la partita (foto Settonce) |
La gara poi è scorsa via sugli episodi – da parte eugubina – e su una più costante azione offensiva da parte crotonese, con Donnarumma protagonista di alcuni interventi prodigiosi. Il finale sembra essere scritto da Hitchckock con il primo gol stagionale di testa su calcio da fermo del Gubbio e sul ribaltamento di fronte inopinato, concesso ai calabresi.
Calil spiazza Donnarumma, è il 3-3 finale (foto Settonce) |
Quella stessa carica agonistica che si deve riconoscere al Crotone, capace di rimontare per tre volte una gara che al 90’ avrebbe spezzato le reni a chiunque.
La curva rossoblù non si rassegna (foto Settonce) |
Sta al Gubbio – sta a Simoni e Alessandrini e ai rispettivi ruoli che decideranno di assumere anche nelle prossime ore – capire come uscire dal tunnel e ritrovare la continuità. Di carattere, di determinazione e quindi anche di risultati.
L’alternativa è la rassegnazione: che questa piazza e questi tifosi certamente non meritano…
Copertina di "Fuorigioco" del 19.3.2012
musica di sottofondo: "Messico e nuvole" - G.Palma & the Bluebeaters (2007)
l'errore (non meramente psicologico, bensì) tattico non è "togliere una punta per un difensore", ma inserire il 4° centrale di difesa (c'erano già Caracciolo Cottafava e Benedetti) senza avere più cursori (terzini e mediani di spinta: fuori prima Sandreani, poi anche Raggio), cosicchè il Crotone ci prendeva di infilata da centrocampo, con giocatori più rapidi dei nostri: se togliendo la punta avessimo infittito il centrocampo, già sarebbe stato meglio! Il Calcio è una scienza esatta, non si possono violarne i principi basilari e sperare di farla franca lo stesso. Fto: Mauro Agostinelli
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