Simoni contro il suo passato più amato. Il Gubbio contro se stesso e contro un record inedito e inaspettato di imbattibilità.
La sfida col Brescia, il secondo monday night di questa stagione per i rossoblù, trascina con sé significati diversi. Ma tutti pesanti.
Perché dopo la vittoria scacciacrisi – e scaccia play out – inflitta al Modena, il calendario offre un nuovo test. Ma di quelli da punto interrogativo ed esclamativo, insieme.
Arriva il Brescia di Calori. Arriva una squadra che è l’emblema della volubilità e imprevedibilità della serie B. Fino a tre mesi fa annaspava nei bassifondi della classifica: dopo aver veleggiato almeno per due mesi in zona play off. La crisi della gestione Scienza aveva fatto precipitare le rondinelle e tutto lasciava intendere che sarebbe stato il classico anno di transizione. Sperando non finisse peggio.
Non la pensava così Calori, uno abituato a rovinare i piani degli avversari – i tifosi juventini lo ricorderanno: 9 partite, 7 vittorie e nessun gol subito. Morale, Brescia a tre punti dai play off e lanciatissimo all’inseguimento di avversarie ormai nel mirino. Insomma il cliente è di quelli tosti. Anche se il Gubbio, a dircela tutta, proprio con questi di solito sa esaltarsi davvero.
Per la verità, il 2-0 sul Modena ha restituito sorriso, punti e serenità. Vale poco guardare la classifica e vedere che i rossoblù sono fuori dalla zona play out. E’ il momento buono, l’effetto trascinamento dovuto al ritrovato entusiasmo, il vento favorevole, che va colto al volo.
Per la prima volta il Gubbio potrebbe cogliere due vittorie di fila. Non è mai accaduto in serie B. Più che la vittoria sul Modena – comunque fondamentale – sarebbe questo, davvero, un risultato capace di cambiare volto a questa fase della stagione.
Sapendo che non sarà semplice: se le rondinelle non beccano gol da 9 partite, con Arcari diventato quasi più celebrato del bacio di Casillas alla Carbonero, un che ci sarà.
E proprio la difesa di ferro dei bresciani diventa un test indicativo e stimolante per le reali potenzialità dell’attacco eugubino, che proprio nell’occasione, ritrova a tempo pieno tutti i suoi effettivi (con il solo Ragatzu in dubbio).
A Simoni – che del Brescia ha vestito la maglia e ha seduto la panchina, e di cui resta fermamente appassionato – l’ardua sentenza: in settimana si è rivisto bene Graffiedi, è tornato a pungere Mastronunzio, si è confermato brillante Ciofani.
Bazzoffia, sempre più in odor di firma (arrivata solo nella serata di venerdì n.d.r.), pare tatticamente inamovibile. Per non parlare di Guzman, le cui giocate possono sbloccare l’empasse di una partita. Insomma un po’ come quando al ristorante il cameriere ti snocciola il carosello di dolci, tu vorresti prenderli tutti ma sai che non è possibile.
Scegliere gli uomini giusti, anche per le caratteristiche dell’avversario, per il tipo di partita. Simoni lo sa e saprà fare di conseguenza.
Il Monday night richiamerà di nuovo il grande pubblico al “Barbetti”: l’arma in più, come è già stata con il Modena. L’alleato imprescindibile col quale conquistare un altro pezzo di salvezza. Inanellando un risultato positivo che avrebbe il sapore della continuità e aiuterebbe anche in prospettiva campionato – prima delle nuove sfide salvezza con Nocerina e Crotone.
Il Gubbio ha puntellato la sua rosa, ha rafforzato i suoi ranghi: ora ha solo bisogno di una terapia fatta di sane e robuste iniezioni di fiducia. Il dottore c’è, ed è esperto, il resto bisogna conquistarselo sul campo. In fondo di lunedì anche il Torino imbattuto, con il nazionale Ogbonna a guidare una difesa apparentemente invarcabile, inciampò 4 mesi fa da queste parti.
Imprese che restano memorabili. Non solo per la bacheca. Ma anche, perché no, per essere ripetute…
Copertina de "Il Rosso e il Blu" - venerdì 2.3.12
musica di sottofondo, "Attenti al lupo" - L.Dalla (1990)ù
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